S.I.P.S. Società Italiana Prosegugio "Luigi Zacchetti"

Ad Maiora!

Si comunica che la SIPS DI BOLOGNA  ORGANIZZA UN

RADUNO DI RICONOSCIMENTO PER SEGUGI APPENNINO E SEGUGI MAREMMANI
IN DATA 31 GENNAIO 2015 ALLE ORE 10:00

nel Centro Sociale FABBRICA Via del Santo 1/M
Fabbrica-Imola-Bologna

Per Iscrizioni rivolgersi al Sig. MATTAROZZI
cell n. 339-7817217

Può partecipare alla selezione il proprietario di 6 Segugi + 1 (o 2) di riserva (tutti a lui stesso intestati, oppure cointestati, cioè gli stessi soggetti intestati a 2 proprietari, come stabilisce l'Enci) di qualunque razza, nati in Italia, con i quali:

Nell'anno 2014 ha ottenuto in prove su lepre 2 qualifiche di eccellente con una muta composta almeno da 6 soggetti, ogni componente di tale muta deve aver ottenuto in esposizione la qualifica di almeno Molto Buono. Anche l’eventuale riserva deve avere almeno il Molto Buono in esposizione.

Della muta che ha ottenuto i risultati richiesti, sopra specificati, si potrà sostituire un solo componente.

L'età dei soggetti deve essere compresa entro i 18 mesi e gli 8 anni alla data del 6 marzo 2015.

Ogni proprietario può presentare una sola muta.

Ogni aspirante alla selezione dovrà fornire un recapito al quale verrà contattato (telefono, fax o e-mail).

La documentazione necessaria per partecipare alla selezione (fotocopie dei libretti delle qualifiche, i pedigree dei soggetti e i certificati dell’anagrafe canina) andranno spediti per fax o posta elettronica alla Sips nazionale (info@prosegugio.it,fax 0377802234) entro il 15 gennaio 2015.

Il selezionatore nominato dall'Enci (esperto giudice Capri Italo) comunicherà tempestivamente ai selezionati, al fax o all'indirizzo di posta elettronica che avranno fornito, il luogo e la data in cui si svolgeranno le selezioni.

 

Anche a fronte dei recenti fatti di cronaca della appena trascorsa settimana, che hanno visto coinvolto un cacciatore per aver fatto uso del collare di addestramento ad impulsi elettronici per addestrare il proprio cane nel corso dell’attività venatoria, si ritiene quantomeno necessaria una serena, e quanto mai intellettualmente onesta, valutazione su questo assai delicato tema.

Nella società contemporanea nulla è divenuto oggetto di attenzione psico-sociale come la questione del benessere animale e, per contrapposizione, sono grandemente irritanti per la sensibilità collettiva, i casi di  maltrattamento degli animali, che dal 2004 sono appunto sanzionati come reato.

Con la presente si vuole evidenziare che il maltrattamento degli animali è un fatto riprovevole, ma la sua sussistenza non può esclusivamente fondarsi sulla sensibilità delle persone: percettibilità emotiva che per sua natura è contestualizzata, e come tutti sappiamo, mutevole alle condizioni temporali ed economiche, ad esempio, basti semplicemente pensare al rapporto uomo-animale agli inizi del ‘900.

Leggi tutto: Collari elettronici per addestramento

Ricordiamo ai soci che i Campionati Sociali della SIPS 2015 si svolgeranno:

CAMPIONATO SOCIALE SINGOLI E COPPIE  SU CINGHIALE
data evento: 13/14/15 FEBBRAIO 2015
luogo GROSSETO (GR)

CAMPIONATO SOCIALE SU CINGHIALE CATEGORIA MUTE
data evento: 27/28 FEBBRAIO 2015 01 MARZO 2015
luogo ORVIETO (TR)

CAMPIONATO SOCIALE SU LEPRE              
data evento: 13/14/15 MARZO 2015
luogo ASCOLI PICENO/FERMO (AP)

CAMPIONATO ITALIANO SIPS 2015
data evento: 26/27/28/29 MARZO  2015
luogo GUBBIO (PG)


Si ricorda ai soci che in data 07 MARZO 2015 si svolgerà la COPPA EUROPA SU LEPRE nella Repubblica di San Marino.

Per informazioni rivolgersi alla Segreteria.

Cari amici, condividiamo:

I caprioli in Emilia Romagna continuano  a morire!!!
Alcune considerazioni:

- Mancata gestione  dovuta a censimenti errati in quanto sottostimati, quindi mancato raggiungimento del piano di prelievo in quanto la caccia con la carabina non è adeguata alle nostre situazioni ambientali

- si arriva a densita' troppo elevate ed insopportabili per l'ecosistema, cioè sovrappopolazioni

Sono  vent'anni che lo scriviamo.

Adesso l'italia è diventata un allevamento di ungulati a cielo aperto con densita' insopportabili, interviene così, non essendo intervenuto l'uomo con una corretta gestione, la natura con malattie di vario segno.

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Articolo provincia di Reggio Emilia

Cari amici,
passeggiando al corso coi segugi ….. momento d’orgoglio venatorio

Data evento: 21 settembre 2014 alle ore 17.30
Luogo evento: Avellino – ritrovo Cinema Eliseo lungo la Via Roma

Per gentile concessione dell'Accademia dei Georgofili, riproponiamo l'interessante nota del prof. Giovanni Bernetti, uno fra i più autorevoli esperti di selvicoltura:

Una recente giornata di studio sui danni da fauna selvatica all’agricoltura  ha ripreso un argomento che viene  trattato e ripetuto  da almeno 30 anni. Di nuovo, caso mai, c’è stato il livello di approfondimento. 

Tutta questa annosa questione è sorta attorno al 1970, dopo la constatazione che all’interno delle Foreste Demaniali  veniva brucata tutta  la rinnovazione delle specie arboree  e, in particolare, quella dell’abete bianco che, notoriamente,  è  una specie  in stato di recessione.  Era questa, però, una vicenda interna alle Foreste Demaniali che, poi, si sono ritenute libere di promuovere la biodiversità nel modo che credevano più opportuno, cioè senza far niente. 

Poi le popolazioni  di animali selvatici si sono fatte più numerose  e hanno preso  a sconfinare abbondantemente nei terreni dei privati danneggiando le colture.  

Non è più questione di danni da risarcire singolarmente; ma si tratta danneggiamenti continui  e ripetuti che condizionano non più un singolo raccolto, ma tutto il pacifico esercizio del diritto di proprietà. Lo Stato, fidando sull’equilibrio biologico, ha introdotto il lupo;  ma il lupo, da bravo lupo, si è messo a puntualmente a mangiare le pecore aggiungendo danno su danno.  Le Regioni, invece, agiscono in un modo un pochino più concreto erogando contributi per la  realizzazione di recinzioni e di altre opere di difesa. 

Non si considera mai la possibilità di ridurre i numero  con interventi venatori adeguatamente regolamentati; la fauna selvatica, infatti, è intoccabile perché è il veicolo più spettacolare ed emotivo della propaganda per la protezione della natura; è lo stesso motivo per cui si scoraggia il taglio di alberi fosse pure per diradamento.

Il problema dei danni da fauna selvatica si inserisce, dunque,  nel quadro  molto più vasto di una forma mentis che ha esteso la sua influenza  sulla proprietà privata imponendo, a protezione dell’ambiente, del paesaggio e della natura, vincoli troppo generalizzati, ridondanti e onerosi se non confiscatori del reddito. Questi provvedimenti venivano emanati sulla spinta di una assoluta fiducia sugli effetti dell’equilibrio biologico e sulla durata indefinita dell’economia opulenta. Molto è stato facilitato dall’abbandono della montagna e dell’alta collina e dal conseguente disinteresse delle associazioni degli agricoltori e dei sindacati.

Tale è il livello dell’abbandono che l’Inventario Forestale Nazionale del 2005 riporta, per l’Italia, 5 milioni di ettari di bosco in più rispetto alle statistiche precedenti e in gran parte si tratta di boschi di neoformazione su colture ritirate dall’esercizio. Chi confida nell’indefinito benessere e ritiene superflua la produzione, sarà rimasto contento. A produrre restano tuttavia gli eroi della solitudine: retroguardie di agricoltori o di pastori oppure avanguardie di pionieri idealisti. Però chi taglia della vegetazione legnosa per ripristinare un campo  rischia perfino l’imputazione  di procurato disastro ambientale. Tutto qui.

 Prof. Giovanni Bernetti